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Asl e Aso, ecco i nuovi direttori

Otto conferme, qualche spostamento e nove new entry ai vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere piemontesi. Falco alla Città della Salute, ma Zanetta resterà come consulente. Moirano resta fuori. Tutti i nomi designati dalla Regione

 Silvio Falco dal Mauriziano alla Città della Salute di Torino, Stefano Manfredi torna al San Luigi di Orbassano, restano al loro posto tutti gli altri vertici delle Asl del capoluogo piemontese, compreso il numero uno dell'Asl To3 Flavio Boraso, nonostante risulti indagato per turbativa d'asta. Questa mattina la giunta della Regione Piemonte ha approvato le nomine dei vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere, tra tante conferme e qualche spostamento: resteranno in carica per i prossimi tre anni. Spicca l’assenza dell’ex direttore generale dell’assessorato alla Sanità Fulvio Moirano, in corsa per la Città della Salute di Torino, l’Asl Cuneo 1 e l’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, che probabilmente ha scelto di concludere il proprio incarico alla guida dell'Asl unica della Sardegna.

Per quanto riguarda la Città della Salute di Torino, l’assessore alla Sanità Antonio Saittasta studiando una modalità per consentire al commissario uscente, Gian Paolo Zanetta, di continuare a collaborare a titolo gratuito per seguire il percorso che porterà all’avvio del nuovo Parco della Salute, in virtù della competenza e della conoscenza puntuale di tutte le procedure necessarie alla realizzazione dell’opera. Infine, l'ex numero uno del 118 Danilo Bono perde la direzione generale dell'Asl Cuneo 2 per trasferirsi in corso Regina Margherita, quartier generale dell'assessorato alla Sanità, dove prenderà il posto di Vittorio Demicheli nel settore dedicato all'assistenza sanitaria e territoriale. Un incarico che potrebbe trasformarsi in un trampolino verso il vertice della macchina burocratica della struttura se venissero confermate le voci di un imminente trasferimento di Renato Botti alla corte di Nicola Zingaretti nella Regione Lazio.

Sono complessivamente otto le conferme, in un caso in una sede diversa dall’attuale, e nove i nuovi incarichi. Resteranno in carica per tre anni.

TUTTI I  NOMI

Aou Città della Salute e della Scienza di TorinoSilvio Falco, attualmente direttore generale dell’azienda ospedaliera Mauriziano di Torino, già direttore sanitario della Città della Salute dal 2012 al 2015. Predecessore: Gian Paolo Zanetta(commissario)

Aou San Luigi di OrbassanoStefano Manfredi, direttore generale dell'Asl di Lecco. Era stato direttore generale del San Luigi nel 2015. Predecessore: Franco Ripa

Aou Maggiore della Carità di NovaraMario Minola, confermato

Ao Ordine MaurizianoMaurizio Dall'Acqua, oggi direttore sanitario alla Città della Salute di Torino, in precedenza direttore generale dell' ex Asl To2. Predecessore: Roberto Arione

Ao S. Croce e Carle di CuneoCorrado Bedogni, confermato

Ao SS. Antonio, Biagio e C. Arrigo di Alessandria:Giacomo Centini, già direttore amministrativo dell'azienda ospedaliera universitaria Senese, attualmente è consulente strategico della McKinsey&co, società internazionale di consulenza manageriale. Predecessore:Giovanna Baraldi

Asl Torino 3Flavio Boraso, confermato

Asl Torino 4Lorenzo Ardissone, confermato

Asl Torino 5Massimo Uberti, confermato

Asl VercelliChiara Serpieri, confermata

Asl BiellaGianni Bonelli, confermato

Asl VcoAngelo Penna, attualmente direttore sanitario dell'Asl di Biella. Predecessore:Giovanni Caruso

Asl NovaraArabella Fontana, unica new entry al femminile, fino ad oggi direttore sanitario della stessa Asl. Predecessore: Adriano Giacoletto

Asl Cuneo 1Salvatore Brugaletta, commissario dell'azienda sanitaria provinciale di Siracusa, dove era già direttore generale. Predecessore: Francesco Magni

Asl Cuneo 2Massimo Veglio, direttore sanitario all'Asl Città di Torino, in precedenza direttore generale dell'azienda Usl della Valle d'Aosta. Predecessore: Danilo Bono

Asl AlessandriaAntonio Brambilla, dirigente responsabile del servizio di assistenza territoriale dell'assessorato alla Sanità della Regione Emilia Romagna. Predecessore:Gilberto Gentili

Asl AstiMario Nicola Alparone, direttore generale dell'Asst Melegnano e Martesana. In precedenza era stato direttore amministrativo dell'Asl Monza e Brianza. Predecessore: Ida Grossi

Con le nomine fatte questa mattina dalla giunta regionale si apre (in molti casi, viste le riconferme, si continua) un nuovo ciclo per la sanità piemontese. Ma si chiude anche un percorso non poco accidentato e segnato da ritardi. La scadenza del 30 maggio che ha imposto l’assegnazione delle direzioni generali di Asl e Aso oggi è, come noto, già una proroga di un mese del termine. E tra le varie ragioni alla base di questo rallentamento c’è la vicenda che ha coinvolto e poi cambiato la commissione chiamata a valutare, attraverso colloqui, gli aspiranti direttori e comporre la rosa entro la quale sono stati scelti i manager che entreranno in servizio tra pochissimi giorni. Ai primi di aprile e quindi con un tempo ragionevolmente utile per arrivare alla scadenza senza proroghe, la commissione è già nominata. Ma proprio scorrendo i nomi del tre componenti (come farà e rivelerà per primo lo Spiffero) si scopre che uno di questi è quello di Oddone de Siebert, consulente di Agenas e dalla stessa Agenzia per i servizi sanitari regionali indicato quale membro della troika di valutazione. Ma non è tutto. Già, perché de Siebert è anche il presidente di Amos, la società multiservizi che opera in house in alcune Asl e Aso del Piemonte, creata nel 2004 proprio da Moirano, dal 2014 a partecipazione totalmente pubblica, con soci l’Aso di Cuneo (34,93%), l’Asl di Asti (25,05%), l’Asl Cn1 (33,40%), l’Asl Cn2 (4,18%) e l’Aso di Alessandria (2,44%), circa 1500 dipendenti e un bilancio 2016 chiuso con un fatturato di oltre 42 milioni di euro. L’inopportunità di quella nomina è palese e poco dopo la pubblicazione dell’articolo non mancano le reazioni e le richieste di spiegazioni. La designazione viene modificata nel giro di 24 ore. La motivazione ufficiale sarà quella della scadenza del contratto con de Siebert, ma fonti attendibili riferiranno di un ministroBeatrice Lorenzin non poco irritata e di un suo intervento sui vertici dell’Agenzia. Che sostituisce de Siebert, con un altro consulente, Massimo Tarantino. Quest’ultimo insieme a  Raffaella Saporito, docente della Bocconi (e con nel curriculum tra i clienti più importanti, ancora Amos) e Maria Michela Gianino, professore associato di Igiene presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino, nelle scorse settimane hanno esaminato gli aspiranti direttori. La rosa consegnata all’assessore Antonio Saitta era di 48 nomi, le spine sono spuntate quando tra gli esclusi sono emersi nomi di spicco e con incarichi analoghi svolti negli anni scorsi. Non solo: dietro quella bocciatura agli occhi di molti si è stagliata la volontà di impedire alla futura giunta regionale di attingere, nel caso di nuove nomine, al di fuori dell’elenco prodotto dalla commissione, pur restando gli esclusi sempre nell’elenco nazionale e quindi con la carte in regola per fare il direttore generale, ovunque ma non in Piemonte. Una decisione contestata dalle opposizioni che già avevano espresso tutta la loro contrarietà per essersi viste respingere la richiesta di non procedere alla nuove nomine con contratti triennali (o anche più lunghi) a un anno dalle elezioni regionali. Un voto sul quale in Piemonte peserà molto il tema sanità, da oggi anche in virtù delle scelte fatte sui vertici delle aziende.

 

lospiffero.com 

Pubblicato il 30/05/2018, nella categoria: Rassegna stampa